Wednesday, 1 August 2018

Pop up vs. Squeeze page: il verdetto alla psicologia

Pop-up-vs-squeeze-page

Cosa funziona meglio per convertire più clienti?

Funzionano meglio i popup o le squeeze page?

Cosa converte di più?

Come portare alle stelle la conversion rate del proprio sito?

Uno alla volta!

Lo Psicomarketing ha una risposta a tutto: il miglior modo per convertire i vagabondi del web in clienti è senza dubbio stringere una relazione con loro via mail.

Scopri qual è lo strumento migliore per generare più aficionados.

Come si stringe una relazione con i clienti? Beh, la cosa che si avvicina di più a una relazione su internet è la mail. Ci sono i social, ci sono le chat, ma solo la mail è legata alle decisioni d’acquisto in maniera diretta – almeno per ora. È la tua mail a essere associata al tuo conto online, ai tuoi e-commerce preferiti e a tutte le tue scelte economiche.

Nel mondo reale se volessi uscire con una ragazza incontrata per strada, le chiederesti il numero di telefono o l’amicizia su Facebook. Ma sai bene che ci sono dei tempi da rispettare e se fossi troppo insistente o maleducato, porteresti a casa solo il numero della tua denuncia per molestie.

uso dei popup

Online per creare una relazione con un cliente devi chiedergli la mail, ma anche in questo caso rischi di bruciare un’occasione se spingi troppo. Allora come si fa?

Certo se avessi letto la mia guida “Aida” sapresti cosa fare per convertire i clienti…Per quei due gatti che non l’hanno ancora letta, passiamo ai fatti.

I fatti, appunto.

I metodi più usati sono sicuramente i pop up e le squeeze page. Prima di formulare un verdetto e scoprire quale dei due sia lo strumento migliore, vediamo di chiarire cosa sono.

  • Pop up: sono quelle finestre automatiche che si aprono per mostrare avvisi, facilitare la navigazione o mostrare delle pubblicità. Sono pop up quelli che ti invia Windows quando stai installando un programma e sono pop up anche quelli che ti chiedono se hai 18 anni per entrare in certi siti.

meglio popup o squeeze page

  • Squeeze page: il termine squeeze significa spremere e rende bene l’idea del cliente che viene spinto a forza dentro il tunnel che hai creato per lui, un percorso che deve finire con la riscossione della mail. La squeeze page è una vera e propria pagina web che ha lo stesso scopo di molti pop up: raccogliere indirizzi email.

Squeeze significa spremere? Allora arriviamo subito al succo del discorso. Cominciamo con una lista delle caratteristiche dei pop up:

  1. Tutti hanno un’opinione negativa sui pop up. Eh te credo! Chi li sopporta? Nessuno, lo prova la scienza. In uno studio condotto dal gruppo Nielsen Norman, che si occupa di ricerche sull’esperienza degli utenti, emerge che…guardalo da te!

espressotriplo - Pop up vs squeeze page

I pop up sono considerati come la variabile più insopportabile della navigazione online, persino più di un sito lento a caricarsi e di quelle finestre che non si possono chiudere. Sorprendentemente all’ultimo posto si trovano gli autoplay – i video e i file audio che partono a volume sparato appena entri in una pagina.

  1. I popup sono i più fastidiosi? L’occhio di Google che tutto vede e tutto sa, si sta attrezzando anche per eliminare il fastidio procurato dai pop up e migliorare l’esperienza della navigazione degli utenti. Di cosa sto parlando? Google da un paio d’anni ha cominciato a premiare i siti mobile-friendly riservando loro un posto più alto in classifica nel ranking.

Parte di questa strategia comprende la penalizzazione di quei siti che contengono pop up odiosi. Quali sono? Tutti quelli che coprono parti rilevanti del testo di un sito, tutti quelli che nascondono la ‘x’ per la chiusura della finestra e che compaiono pochi secondi dopo l’accesso.

quale è meglio Pop up oppure squeeze page

Perché Google penalizzerà i pop up? No, non pensare che lo faccia in quanto paladino della giustizia; chi naviga su dispositivi mobili ha ancora più fretta dei normali marinai di internet e i pop up possono sfiduciare il cliente. Questo si tradurrebbe in meno traffico, meno movimentazione di denaro e quindi qualche spicciolo in meno per quelli di Mountain View.

Eh, come, solo due punti? Sì, non serve dire altro. I pop up sono maledettamente odiosi. “Angelo, ma c’è un sacco di gente che li usa, un sacco di blog dicono che sono utili e che mi aiuterebbero ad aumentare la mia conversion rate del 657%.”

Vero, dici bene. Sembra che nonostante siano simpatici come le zanzare tigre in una palude, i pop up funzionino. Ma chi lo dice? Lo dice ad esempio un tizio che scrive su Problogger.net, un sito che in 5 secondi mi ha rifilato un pop up grosso come il culo della Marini e un pop up squeeze page che mi ha scrollato in alto la pagina a tradimento. L’articolo parla di risultati eccezionali in termini di conversione, ma sono reali? Voglio dire, anche se un sito riceve di colpo un numero più alto di iscrizioni, non significa che sia tutto merito dei pop up.

È un po’ come alcuni integratori dietetici che ti promettono risultati assurdi mostrandoti dei casi di gran successo: “Valeria è dimagrita di ben 22 kg in una sola settimana!” – e poi vieni a scoprire che alla poveretta hanno amputato entrambe le gambe e che l’integratore contiene dei forti lassativi. Ti credo che ha perso 22 kg!

E le squeeze page, come si comportano?

Pop up vs squeeze page

Le squeeze page sono delle vere e proprie pagine web e ciò significa che hanno un loro proprio Url dedicato. La squeeze page è un tipo particolare di landing page, dove far letteralmente atterrare i propri potenziali clienti. È una landing page fatta appositamente per raccogliere indirizzi email e quindi contiene un opt-in dedicato.

La squeeze page serve ad ottenere un terreno di scambio con i clienti futuri: do ut des – tu offri loro qualcosa di irresistibile e loro ti lasciano il loro indirizzo email, dove potrai contattarli e cercare di stabilire una relazione proficua. Quali sono le differenze tra pop up e squeeze page?

  • I pop up sono finestre che si aprono su una pagina, le squeeze page sono pagine vere e proprie.
  • I pop up interrompono il tuo utente mentre naviga sul tuo sito, le squeeze page no: le persone decidono di visitarle.

E le squeeze page funzionano? Su molti blog si dice che le squeeze page funzionino un po’ meno dei pop up, ma è vero? Beccati sta infografica con i pro e contro di pop up e squeeze page e aspetta il mio verdetto finale!

quale usare tra Pop up e squeeze page

Se questo non bastasse, ecco alcuni dati presi da casa nostra, Espresso Triplo, durante il mio split test popup vs squeeze page.

CIP Strategy – eBook

Modulo Visualizzazioni Conversioni Conversion Rate
Pop Up 21955 343 1.56%
Squeeze Page 504 232 46.03%

Meglio le squeeze page, ne sono stra-convinto. Te lo dico da psicomarketer, non da marketer. Qual è la differenza? Lo psicomarketing ha una visione a lungo termine, mentre il marketing puro vede solo il presente, ti dice solo quello che funziona nell’attimo in cui glielo chiedi.

Lo Psicomarketing invece tiene in considerazione le persone e la dinamicità del mercato. Tutto cambia, tutto è in continua evoluzione. I tuoi clienti sono sempre più esperti del web, certe cose con loro non funzionano più. Devi considerare che molti dei tuoi utenti hanno un proprio sito e sanno esattamente perché gli stai regalando un ebook in cambio della mail.

Anche internet cambia: come ti ho detto Google penalizzerà i pop up che stalkerizzano la tua esperienza di navigazione – e forse lo sta già facendo. Stiamo andando verso la fine dell’interruzione pubblicitaria, non possiamo pensare che i robottini di Google siano ebeti come Emiglio – il tuo robot.

blog italiano di marketing

La psicologia – quella dello Psicomarketing – fa la differenza quindi, e ci offre il verdetto finale sulla sfida tra pop up e squeeze page. Vince lei, la “pagina spremuta”: è meno intrusiva, non interrompe l’esperienza dell’utente, offre più spazio per persuadere il cliente e ha un Url dedicato, il che significa la possibilità di fare promozione diretta sui social e sull’advertising. Non solo, si possono fare anche analisi più avanzate con Google Analytics.

Quello che conta però è l’esperienza del cliente. I pop up possono anche convertire bene, ma se facessimo un’analisi completa vedremmo che i clienti convertiti tramite squeeze page sono i migliori, perché si son sentiti più liberi nel momento dell’adesione. Psicologicamente cioè hanno preso loro la decisione di compilare il modulo – secondo loro 🙂

Vuoi la prova? Immagina di incontrare una ragazza per strada, come ti ho detto all’inizio, e di comportarti come un pop up. Ti sta raccontando cosa studia all’università e tu la interrompi piazzandoti a 2 cm dal suo naso dicendole: “ti offro un caffè, in cambio vieni a letto con me?”

Ecco, dopo due mesi di ospedale per contusioni multiple, prova invece a comportarti come una squeeze page. Fatti notare, avvicinala chiedendole cosa sta leggendo e cosa fa nella vita. “Interessante, ti va di bere un caffè? Sono proprio curioso di sapere quali autori Lettoni studi nel tuo corso di archeosemiologia comparata.”

Accompagna per mano i tuoi clienti verso la loro libera scelta del tuo prodotto o servizio, conquista la loro fiducia e te la daranno, la mail.

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