Ci hai fatto caso che alcuni film riescono a farti passare la voglia di guardarli dopo solo 20 minuti, mentre altri ti fanno stare sulle spine per quasi due ore?
Questo mi ha fatto riflettere: qual è la lunghezza giusta di un film?
Dopo mesi di ritiro mistico su un picco sperduto, direi che un film deve durare abbastanza per portare a casa la pagnotta! Quando un film è considerato troppo lungo è solitamente perché la trama non è avvincente o il ritmo della storia è troppo flemmatico.
Giusto Sherlock?
Beh, stessa cosa vale per gli articoli.
Gli articoli che scrivi devono essere lunghi abbastanza per portare a casa il risultato
Il nostro cervello è abituato ad incasellare tutto, a etichettare qualsiasi cosa, altrimenti esce matto.
Lo so cosa stai pensando: “Dammi un limite minimo di parole Angelo, altrimenti sclero!”.
Mio caro amico of the jaguar, il punto non è la lunghezza – come dice sempre Rocco – ma come lo usi!
Il cervello vuole informazioni complete e impazzisce se ci sono pochi dettagli o , peggio ancora, incompleti. A proposito ti consiglio di leggerti un bell’articolo sull’effetto Zeigarnik e di come reagiamo alle cose incomplete.
Ma prima torniamo a noi…
Gli articoli su questo blog variano parecchio: alcuni sono di 500 parole mentre altri arrivano anche a 3000. Non li scrivo di certo in base ad un limite di termini imposto da qualche divinità, ma al tema trattato nell’articolo stesso. Cerca di seguire questa regola e ti troverai sempre bene.
Ci sono solo un paio di casi dove il conteggio delle parole usate in un articolo è importante…
Qui la lunghezza conta veramente
1. Ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca
Google & co. amano siti con i contenuti pieni di informazioni uniche e di qualità. Quindi se la posizione del tuo sito tra i risultati (SERP) di Google per te conta parecchio – e dovrebbe visto che se sei invisibile non hai traffico – allora devi sempre tenere presente le linee guida imposte dai motori di ricerca che consigliano un minimo di 300 parole ottimizzate per ogni contenuto del tuo sito.
Se riesci a spingerti oltre arrivando a 500 è ancora meglio.
D’altronde pensa a questo: Google con il suo algoritmo cerca di replicare l’interazione tra persone e quindi più parole usi per descrivere un determinato tema, meglio uscirà fuori il significato di quello che vuoi dire. Tutto questo ti permetterà di avere una comunicazione efficace.
Guarda queste due frasi usate per descrivere un piatto…
a. “Mi sono mangiato un piatto di pasta alla carbonara, molto buono.”
b. “Mi sono mangiato un piatto di pasta alla carbonara fatto con uova biologiche di un giallo intenso, prese da un allevamento locale. Poi ho aggiunto il guanciale, finemente tagliato e fatto scaldare a dovere per scioglierne il grasso così da insaporire il piatto. E gli spaghetti? Fatti rigorosamente a mano come da tradizione. Spettacolare!”
Ti ha fatto venire l’acquolina è?
Come vedi, il punto non è solo far contenti i motori di ricerca con articoli del genere ma anche e soprattutto i lettori che apprezzeranno sicuramente maggiori dettagli sul tema.
Senza andare troppo in fondo alle pratiche migliori dell’SEO, ti basti sapere che maggiori sono i dettagli e le parole chiave inserite nell’articolo, maggiori sono le possibilità di salire nelle classifiche per più termini e quindi ricevere traffico per varie query come:
- ricetta pasta alla carbonara
- guanciale o pancetta per la pasta alla carbonara?
- che tipo di pasta devo usare per la carbonara?
e via così…
2. Riviste, giornali e altre pubblicazioni
Se scrivi un articolo per una rivista o pubblicazioni simili, dovrai per forza di cose fare a meno di molte parole che avresti potuto usare sul tuo sito o nella tua newsletter. Questo perché il tuo pezzo dovrà riempire determinati spazi sulla rivista (senza straripare).
A parte queste situazioni, assicurati soltanto che il tuo articolo sia lungo abbastanza per portare a casa la pagnotta. Ma ricordati anche che un ottimo articolo condivide molto con un ottimo film.
I componenti per scrivere un ottimo articolo
1. Struttura
Un articolo ha bisogno di una struttura ben fatta, il che vuol dire che il tema trattato deve scorrere.
Non puoi saltare da una parta all’altra sperando che il lettore ti segua… altrimenti diventerà come uno di quei film pieni di ‘flashback’.
Non va bene nei film, figurati nel marketing!
Ma come fai ad essere sicuro che il tuo articolo abbia una struttura decente? Devi dedicare del tempo nella creazione di una lista di sotto tematiche che hai deciso di trattare nell’articolo (prima ancora di iniziare a scrivere). Questo ti aiuterà nella creazione di un contenuto che scorre come un pattinatore sul ghiaccio.
Io lo faccio per ogni articolo che scrivo; questo mi salva dal finire in vicoli ciechi durante la discussione.
Prendiamo per esempio un articolo che ho scritto sull’importanza dei colori nel marketing.
La struttura creata punto per punto prima di iniziarne lo sviluppo era la seguente:
- Importanza dei colori nel marketing
- Differenze tra i vari colori
- Quando usare un determinato colore
- Il peso in base alla scelta cromatica
- Il gusto in base al colore
2. Ritmo
Il tuo articolo deve avere un certo ritmo. Da un lato non vuoi insistere troppo su un punto ma non vuoi nemmeno essere troppo striminzito tanto da non far capire a nessuno di cosa tu stia parlando. Come detto prima, preparare una lista delle sotto tematiche che andrai a trattare nell’articolo ti aiuterà a risolvere questo dramma.
3. “Angolazioni”
Nei film non c’è sempre la stessa inquadratura per tutta la loro durata. Si passa da primi piani a panoramiche, riprese in interna, esterna…
La storia è sempre divisa in piccole parti per tenere alto il tuo interesse.
Lo stesso principio viene applicato nella scrittura degli articoli e la tecnica usata per far sì che questo avvenga è quella dei sottotitoli.
Basta guardare quanti sottotitoli ho usato in questo articolo per farti continuare a leggere con attenzione. Questo rende tutto più interessante che leggere un lungo, smisurato articolo senza interruzioni!
4. I tuoi gusti e quelli degli altri
A me non piacciono i film horror. Nemmeno quelli troppo fantasiosi come Il signore degli Anelli o Star Trek.
Preferisco i porno. Semplici e diretti.
(dai scherzo…)
Anche tu avrai un genere preferito, o no?
Quando si legge, accade la stessa cosa: ci sono topic che ci piacciono più di altri.
Bene, quando scrivi, ricordati di usare parole e un linguaggio che i tuoi lettori preferiscono.
Molto spesso mi capita di incrociare professionisti che usano paroloni derivanti dal gergo della loro nicchia di mercato che però non vengono capite dai lettori. Queste cose, invece di attirare clienti, li respingono!
L’imprenditore pensa che usando frasi lunghe, aiuti a farli sembrare più esperti…in verità questo li rende complicati, a volte anche noiosi.
Usare un linguaggio vicino al potenziale cliente è importantissimo.
Parliamoci chiaro: non hai mai sentito nessuno lamentarsi di una cosa troppo facile da capire, o no? Beh, nemmeno io!
5. Modificare i contenuti
I film che sono una filippica infinita sono noiosi. Stessa cosa vale per gli articoli. L’errore numero uno che fanno gli scrittori novelli è quello di riempire gli articoli di parole irrilevanti e che non danno nessun valore aggiunto.
Modifica e cancella tutte quelle frasi di cui non hai bisogno.
Anche nel cinema si usa fare dei tagli dopo aver filmato le scene. Quello che vediamo seduti davanti ai popcorn non è altro che un insieme delle migliori scene. Questo è ciò che rende un film – e un articolo – accattivante.
Per concludere
Non c’è una lunghezza giusta e una sbagliata. Il tuo articolo deve portare a casa il risultato – e la pagnotta.
Per far sì che questo accada, crea una lista dei topic da trattare nell’articolo; questo ti aiuterà a creare una struttura con la quale portare avanti il processo di scrittura senza intoppi.
Suddividi l’articolo usando titoli secondari e ricordati di usare un linguaggio che il tuo pubblico capisce.
Per ultimo, rileggi l’articolo che hai scritto e sbarazzati delle parole inutili come farebbe l’assassino con il corpo della vittima. Vedrai che i tuoi lettori non avranno il tempo di finire i popcorn!
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